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Con la "crisi", lo capirebbe anche un bambino o un ubriaco, è in corso una rivoluzione "underground", anche per svincolarsi dal moralismo delle religioni in quanto ora l'uomo vuole farcela da solo, mentre gli Stati, così come le istituzioni mondiali, a giusta ragione, tengono ad affermare la loro laicità; ma in questa dinamica sta serpeggiando anche l'avvento di una società senza etica in cui (e qui sta il problema) si impongono obblighi e rinunce inaccettabili, bypassando la democrazia, senza che vi siano margini per forme di obiezione di coscienza. Inoltre c'é il terrorismo che provoca il rigetto di ogni forma di religione, compreso il cristianesimo. Dove sono tutti i giuristi, sociologi, psicologi, psichiatri, educatori, politici, ecc. "per garantire i diritti dell'uomo"? In ogni modo tutti, senza distinzione, dovranno in questo frangente, abituarsi a convivere anche con le diversità che non condividiamo. (Testo e presentazione: Rodolfo, assistente sociale in pensione)
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